Tantra è un termine sanscrito che significa “ordito, trama”, ed è composta da Tan “estendere, moltiplicare” e Tra, “strumento”.

Si tratta di un’insieme di dottrine, che hanno creato questa filosofia di vita che coinvolge yoga, meditazione e massaggio. Il tutto, volto a  potenziare le proprie capacità sessuali, oltre che ad estendere la coscienza umana.

Quando nasce il Tantra?

tantra e sessualitàIl tantra nacque intorno al 2000 a.C. nella valle dell’Indù, l’attuale Pakistan, fra gli Harappei. Questo popolo era di natura matriarcale. Era infatti la donna a scegliere l’uomo con il quale consumare l’atto d’amore, e lo faceva nel suo lussuoso letto posizionato in salotto. Loro praticavano una cultura del piacere. Il rapporto con la sessualità era molto cosciente, naturale e rilassato e fare l’amore era un atto sacro.

Il rapporto sessuale secondo la tradizione era un’esperienza mistica. Il soddisfacimento maschile era del tutto marginale, al punto che alla donna era concesso avere più orgasmi, mentre l’uomo doveva ritardarlo il più possibile attraverso il controllo del respiro e del tono muscolare. Poteva arrivare a posticiparlo anche di nove ore, quando non gli era negato del tutto.

Dietro a tutto ciò, che a noi può sembrare una tortura, c’è chiaramente una ragione religiosa: lo sperma conteneva infatti la coscienza, mentre l’ovulo la forza creativa. Quindi l’energia sessuale contenuta nello sperma non doveva essere dispersa. Doveva unirsi alle emanazioni orgasmiche della donna. Soltanto in questo modo si poteva trascendere la realtà vivendo l’esperienza mistica dell’unione delle due forze che simulava la creazione dell’universo.

Ovviamente la dottrina non poteva essere conosciuta da tutti. Per questo il guru aveva il compito di avviare i membri della coppia al percorso di liberazione e al tempo stesso vigilare perché non ci fossero complicazioni. Come accade oggi durante la psicoterapia, infatti, potevano emergere “fantasmi psichici”, ossessioni, ansie nevrosi e così via.yoga - tantra

Nei secoli successivi il tantra sopravvisse in alcuni ashram indiani segreti e in alcune linee del buddhismo tibetano e arrivò in occidente circa 20 anni fa. Trovò un terreno culturale fertile, arato dalla rivoluzione sessuale e concimato dall’emancipazione della donna. Prima avrebbe creato scandalo l’idea di una donna non sottomessa all’uomo, con il diritto di provare un pieno soddisfacimento del proprio piacere fisico.
Oggi riscontra sempre più interesse proprio perché unisce in un’unica pratica i tre desideri umani più profondi: quello di fare sesso, quello di amare e quello di essere veramente se stessi.

Come funziona?

Partiamo col dire che nessun monaco e nessuna monaca hanno cercato di insegnarci come fare del buon sesso. Questo lo si può anche capire provando a praticarlo. yogaPer conoscere la pratica Tantra, basta anche solo iscriversi a un qualunque Corso Online che consente di approfondire il tema e praticare la disciplina direttamente da casa propria. Corsi che forniscono le nozioni necessarie e che ci avvicinano alla via dell’estasi sessuale.

Il Tantra Yoga, si articola fondamentalmente in tre passaggi.

  • Il primo è sicuramente quello di liberare la propria energia sessuale.

Questo significa imparare a sentirsi a proprio agio, riuscire a rilassarsi durante l’atto sessuale e abbandonare gli ideali che si hanno nella testa, come il supermaschio e la donna sempre bellissima. Impegnarsi a ritrovare il piacere nel tempio del proprio corpo e saper coltivare una comunicazione intima col partner. Inoltre significa abbandonarsi ai propri desideri più nascosti, più intimi e più profondi; accettarsi per quello che si è con le proprie paure e le proprie follie.

  • Il secondo riguarda l’aumento del piacere.

Sembra strano ma noi siamo abituati a un certo limite di piacere. Superarlo è faticoso e inconsciamente mettiamo in atto delle strategie per ridurlo di nuovo. Il fatto che molti non riescano a praticare la meditazione è dovuto proprio a questo. Stesso discorso vale per l’innamoramento. Prima o poi lo stato di innamoramento finisce per nostro volere; non sopportiamo di essere così vulnerabili e amorevoli. Nel tantra invece, lo stato dell’innamorato viene ricostruito. Con tutto l’impegno che comporta questa scelta, è fondamentale; in quanto quello stato fa da trampolino per andare in estasi ed è la chiave che più di qualsiasi pratica ascetica ci apre la porta al divino che ognuno contiene in sé.

Il sesso che pratichiamo però è solo il 10% di quello che potrebbe essere il sesso vero e proprio. Abbiamo una visione molto limitata del piacere. Nella pratica Tantra, dobbiamo sforzarci di vedere la sessualità sotto un’altra ottica, sperimentarne gli aspetti più fini e più sottili. A viverla in un modo più sereno e più interiore, a provare altre forme di orgasmo oltre a quella che conosciamo e a scambiarci delle energie tra uomo e donna che neanche sapevamo di avere.

  • Farci trasportare dall’orgasmo all’estasi.

intimità Per estasi intendiamo un orgasmo più grande, un orgasmo che ci coinvolge pienamente, che pervade tutto il corpo, sia la mente che il corpo. Un orgasmo che ci conduce alla piena consapevolezza e alla grande beatitudine. Sostanzialmente avviene una sorta di matrimonio interiore. L’uomo sperimenta la sua parte femminile e la donna quella maschile. Questo ci prepara ad incontrare noi stessi e il partner senza filtri. Senza maschere, senza limiti per amarsi in quello spazio meditativo, dove uomo e donna si aiutano a vicenda a salire nell’oceano dell’orgasmo estatico e fanno l’amore per ore.

“Tantra è la scienza che trasforma dei semplici amanti in anime gemelle. E questa è la sua grandezza. Può trasformare l’intera terra.”

Osho