Che cosa è l’autostima?
L’autostima è forse una delle parole della terminologia psicologica più diffuse e di uso comune, anche se spesso si fa confusione nel suo utilizzo. In questo articolo, affronteremo l’argomento presentandovi anche il nostro nuovo Corso di Autostima, consultabile direttamente qui.
Definire il concetto di autostima non è semplice, come già detto. Si può intendere come il processo personale e duraturo che porta il soggetto a valutare e apprezzare se stesso. Ciò avviene tramite dei processi di auto-approvazione del proprio valore intrinseco fondato su delle auto-percezioni, cioè delle percezioni positive su se stesso e sulle proprie azioni. Sono percezioni ma devono essere in qualche modo misurabili dal soggetto stesso e comparabili con valutazioni svolte dalla medesima persona su altri soggetti. La parola autostima deriva appunto dal termine “stima”, ossia la valutazione e l’apprezzamento di sé stessi e degli altri.
È fondamentale sottolineare che l’Autostima è la misura delle percezione che abbiamo di noi stessi, cioè di ciò che pensiamo di noi e non di come realmente siamo, e che quindi si tratta di un parametro puramente soggettivo, che spesso non corrisponde ai dati che la realtà ci rimanda.
Avere una bassa autostima significa non sentirsi sicuri delle proprie qualità. Una bassa autostima ci porta altresì ad avere un eccessivo timore di sbagliare e a non riuscire ad affrontare le situazioni problematiche, perché si è convinti che qualsiasi soluzione trovata sarà assolutamente inadeguata. Inoltre, porta ad associare i risultati negativi esclusivamente alle proprie mancanze, e quelli positivi al caso o ad azioni promulgate da soggetti terzi, minimizzando così il proprio valore e le proprie capacità.
Ma….da cosa dipende l’Autostima?
Possiamo affermare che la famiglia ha un ruolo fondamentale nel porre le basi per questo valore psicologico ed intrinseco in ciascuno di noi. Una famiglia severa, che non rinforza positivamente i propri figli e non li premia per i loro piccoli o grandi successi, crea le condizioni facilitanti perché possa crescere un individuo con una bassa autostima, fragile, ansioso e insicuro. Al contrario, una famiglia che incoraggia i propri bambini a sperimentare il nuovo della vita senza porre ostacoli e non giudica severamente il loro operato, specialmente quando si incorre in un qualche errore, vedrà crescere dei figli coraggiosi, positivi verso il cambiamento e quindi con una stima di sé alta e difficilmente intaccabile. L’imprinting familiare è quindi fondamentale; ma allora viene da chiedersi se le persone potranno mai migliorare anche partendo da una situazione familiare non così ispirante.
Si può migliorare con il corso di autostima?
Assolutamente si! l’autostima è un concetto dinamico, e può quindi essere migliorata e coltivata nel tempo. Occorre un po’ di tempo ed alcune indicazioni fondamentali per capire su cosa si basa l’autostima e su come occorra lavorare per avere una serena valutazione (stima) dei propri valori e di quelli degli altri. Bisogna poi imparare a gestire la diversità fra i nostri approcci e quelli degli altri, accettando serenamente che ciascuno di noi ha vantaggi e svantaggi; deve solo sfruttare i primi e accettare i secondi senza deprimersi. Nel nostro Corso di Autostima cercheremo appunto di fare questo, occupandoci dei seguenti aspetti:
- Riconoscere ciò che vogliamo e soprattutto ciò che non vogliamo veramente per noi stessi, indicando quali sono i nostri valori fondamentali e i nostri obiettivi;
- Imparare a prendere contatto con il nostro mondo interiore, riconoscendo quali sono le emozioni negative e distruttive responsabili dei nostri blocchi motivazionali che interferiscono con la nostra capacità di agire;
- Modificare l’immagine che abbiamo di noi stessi, che rappresenta il punto di partenza per qualsiasi proposito ed obiettivo che ci fissiamo; un’immagine di Sé negativa boicotta inconsciamente ogni nostro progetto, influendo negativamente sulle sue possibilità di riuscita.
Il compito principale nella vita di ognuno è dare alla luce se stesso.
(Erich Fromm)